Le Ragazze su Instagram – Nunzia Cillo

Delle tante cose che sono cambiate in quest’anno e mezzo di pandemia, uno dei miei punti fissi è rimasto quello di continuare selezionare con cura le informazioni che mi arrivano tramite i social. Come si fa? Facendo selezione dei profili seguiti, “disamicando” persone che diffondono cose che non condividi o ti danno fastidio, bloccando le persone moleste. Ha senso avere tanti amici su FB se non ti interessa quello che condividono o non sei d’accordo con il 90% di quello che dicono? Meglio un “amico” in meno ma una timeline più positiva e interessante (e se proprio proprio non puoi togliergli l’amicizia puoi bloccare i contenuti 😜). Lo stesso vale ovviamente con Instagram.
Seguire i profili giusti ti permette di prenderti davvero una Pausa con la P maiuscola dal tran tran giornaliero e riprendere le tue attività con un nuovo spirito.

Proprio per questo, oggi voglio parlarvi del profilo Instagram di Nunzia Cillo. Difficilmente la sentirete definirsi una influencer ma la sua community di più di 180 mila follower ha molto in considerazione la sua opinione e i suoi consigli. Per prima cosa ha un’etica sul tipo di contenuti che propone, non è una tipa da pubblicare un tot di post su un prodotto decantandone le lodi per poi rivenderlo su ebay o siti simili poco dopo. Sceglie accuratamente le collaborazioni ed è una ragazza estremamente creativa che mette moltissima cura in tutto ciò che fa. Questo lo si percepisce chiaramente dai suoi post e stories dove racconta anche i dietro le quinte della preparazione dei suoi contenuti. Super precisa in tutto quello che fa, tra le follower è conosciuta anche come la creatrice dell’abitudine “capelli puliti, pigiama pulito e lenzuola pulite”.

Perchè ci piace? E’ molto trasparente con la sua community, riesce a trattare argomenti seri come il cyberbullismo ma anche molto leggeri come le creme viso con lo stesso impegno e determinazione. Interagisce tanto con le persone che la seguono e non si risparmia nel condividere anche cose personali che accadono nella sua vita offline se pensa che possano aiutare altre persone (vedi i recenti problemi avuti con gli agenti immobiliari e le ditte di ristrutturazione). Inoltre, è una fan della gentilezza (cosa rara di questi tempi!), una guru del giardinaggio e le piace il buon cibo! Perciò è davvero difficile che non troviate qualcosa sul suo profilo che non potrete apprezzare nelle vostre Pause.
Seguitela sul suo profilo IG @nunziacillo

Moxie – La rivoluzione inizia a scuola

Una cosa che invidio molto alle nuove generazioni è l’offerta di film e serie tv. Per chi, come me, arriva direttamente dagli anni 80, si ricorderà certamente tutti quei filmetti “stile cenerentola” che visto uno visti tutti. Dalla piattaforma più in voga del momento, Netflix, è appena arrivato un film niente male sul femminismo scolastico. Si chiama “Girl Power – La rivoluzione comincia a scuola”.

La protagonista è Vivian, una ragazza che frequenta il liceo, stanca di alcuni comportamenti tenuti da anni da alcuni studenti e insegnanti che però non sa cosa fare per cercare di cambiare le cose. L’ispirazione arriverà da sua mamma, che in passato era stata una ribelle e dall’incontro con una nuova studentessa agguerrita, Kiera.

*attenzione, il paragrafo seguente contiene spoiler

Alzi la mano chi non è mai stata inserita in una lista? Da quella classica di Babbo Natale che divide buoni e cattivi a quelle dell’adolescenza che definivano quanto eri popolare. Le liste di per se sono molto utili ma a volte ne viene fatto un uso decisamente terribile specialmente se parliamo di noi ragazze.
Chi è quella con il sedere più bello? Quella con il seno più grosso? Quella che bacia meglio? Quella che la dà al primo appuntamento? Siamo tutte d’accordo che è una cosa vomitosa? Ed è proprio l’ennesima etichetta che le viene appiccicata che sprona la protagonista a fare qualcosa. Il confronto con la madre le permette di trovare un modo di farsi sentire senza correre rischi e, con una colonna sonora niente male, Vivian crea MOXIE una fanzine anonima che denuncia uno per uno i comportamenti sessisti nella sua scuola.
La fanzine inizia a circolare e riscuote l’approvazione delle ragazze che creano un club per sostenere iniziative a favore dell’uguaglianza e del rispetto. Nessuna sa chi è la ragazza che si nasconde dietro a Moxie e Vivian non ha alcuna intenzione di rivelarsi, viene scoperta da Seth suo amico da diversi anni (che diventerà qualcosa in più) che però mantiene il segreto fino a che, dopo un caso di stupro, sarà la stessa Vivian a dichiararsi come autrice.

*fine spoiler

Il film è molto carino, tratta di argomenti come il rapporto con la famiglia, l’amicizia, la ribellione, il sessismo, la scuola e le crisi adolescenziali (uh, come NON mi mancano!!) senza mettere patine stucchevoli che ti fanno sentire lontana dai personaggi. Alla fine del film vieni travolto dall’energia positiva che ti lascia e ti viene immediatamente voglia di fare qualcosa. Vi dirò che mi ricorda molto quello che stiamo cercando di fare in questo blog ma ancor più nel gruppo chiuso di Facebook (qui la nostra pagina) dove cerchiamo di sostenerci l’una con l’altra e di aiutarci in tutti gli aspetti della vita di noi donne. Quindi, via alla rivoluzione!!

Immagine tratta dal sito di Netflix a cui spettano tutti i diritti.

EMPOWERMENT FEMMINILE: The day of the girls.

Esiste un sito, Worldometer, che fornisce la variazione in tempo reale della popolazione mondiale.

In questo preciso istante, nell’esatto momento in cui sto scrivendo, nel mondo ci sono 7.816.139.615 persone; ovviamente il numero cambia in tempo reale in base alle nascite e ai decessi, ma di base ci sono circa 7 miliardi e ottocentoquindici milioni di anime che vivono sul pianeta Terra.

Secondo uno studio delle Nazioni Unite, aggiornato al 1° luglio c.a., in questo momento sulla terra ci sono più uomini che donne: per ogni 100 donne, infatti, ci sono 101,7 uomini.

Un totale di 3,86 miliardi di donne contro 3,93 miliardi di uomini e si stima che la popolazione mondiale sia diventata a maggioranza maschile già a partire dal 1962.

È facile intuire, quindi che la lotta all’emancipazione femminile non può interessare esclusivamente la sfera adulta ma è un tema che va introdotto molto prima.

In uno scenario globale aggravato dalla situazione sanitaria internazionale, messa in ginocchio dall’emergenza Covid, se pensiamo che, secondo i dati del sito delle Nazioni Unite:

  • “in tutto il mondo, quasi 1 ragazza su 4 di età compresa tra 15 e 19 anni non è occupata né nell’istruzione né nella formazione personale rispetto a 1 ragazzo su 10 della stessa età. Entro il 2021 circa 435 milioni di donne e ragazze vivranno con meno di 1,90 dollari al giorno  –  di cui 47 milioni finiranno in povertà assoluta a causa del COVID-19”,
  • -“1 donna su 3 in tutto il mondo ha subito violenza fisica o sessuale. I dati emergenti mostrano che dallo scoppio del COVID-19, la violenza contro donne e ragazze (VAWG), e in particolare la violenza domestica, si è INTENSIFICATA”,
  • -“Almeno il 60% dei paesi continua a discriminare i diritti delle figlie di ereditare beni fondiari e non terreni sia nella legge che nella pratica”;

Promuovere l’’emancipazione di bambine e ragazze, e il rispetto dei loro diritti umani, è un dovere inalienabile.

Già nel 1995, era stato fatto un notevole passo avanti; alla Conferenza mondiale sulle donne a Pechino, i paesi adottarono all’unanimità la Dichiarazione di Pechino e la Piattaforma d’azione – il progetto più progressista mai realizzato per promuovere i diritti non solo delle donne ma anche delle ragazze. La Dichiarazione di Pechino fu, in effetti, la prima a richiamare specificamente i diritti delle ragazze.

Solo qualche anno più tardi, il 19 dicembre 2011, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, con la risoluzione 66/170, dichiarava l’11 ottobre la Giornata internazionale delle bambine, per riconoscere i diritti e le sfide che le ragazze si trovano ad affrontare, ogni giorno, in tutto il mondo.

Prima fra tutti, l’uguaglianza di genere.

Hanno diritto a una vita sicura e sana, all’istruzione, alla formazione, hanno diritto ad avere dalla loro parte chi può garantire loro la possibilità di esprimere il potenziale insito in ciascuna di esse.

Sostenerle, soprattutto in età adolescenziale, è un dovere di tutti, perché è anche dalle giovani donne che parte il cambiamento.

Investire nella realizzazione delle ragazze, sostenerne i diritti e garantire loro un futuro equo e prospero è alla base del cambiamento che vorremmo tutti vedere in futuro; perché, come dice il rapporto delle Nazioni Unite, “metà dell’umanità è un partner alla pari nella risoluzione dei problemi del cambiamento climatico, dei conflitti politici, della crescita economica, della prevenzione delle malattie e sostenibilità globale”.

Raggiungere la famigerata uguaglianza di genere è responsabilità di tutti, non solo delle donne. Porre fine a tutte le forme di discriminazione contro il genere femminile è fondamentale per accelerale lo sviluppo sostenibile che innesca un cambiamento positivo a livello globale; basta iniziare dal proprio piccolo, dalla vita quotidiana. Insegnare, ad esempio, ai propri figli che non esiste diversità tra maschi e femmine, sarebbe già un ottimo punto di partenza.