Mia Martini: difficile dimenticarla

Fragilità e forza, arte e tormento: le prime parole nel rievocare l’artista scomparsa in questa data nel 1995.

Nata a Bagnara Calabra, presto nella vita lascia il “suo oriente” per trasferirsi da bambina con la famiglia a Porto Recanati, dove il padre, severo insegnante di materie classiche, già la portava a esplorare i luoghi appartenuti a Leopardi.

La strada per il successo l’aspetta però a Milano, dove non fa alcuna fatica a farsi riconoscere da qualsiasi scopritore di talenti.

La figura del”padre padrone” accompagna la sua vita da sempre. Divieti regole e pretese, anche percosse. Altro che queste chimere da aspirante cantante! Da lui ha sempre cercato approvazione ed è sempre rimasta”la figlia sgangherata”. Dopo il divorzio dalla madre, la sua figura diventa sempre più distante.

E ovviamente questo mancato amore si proietta, come spesso avviene, in una sorta di schema malato, nelle sue relazioni da adulta. Mia Martini canta spesso l’amore, cercato vissuto in pochi spazi temporali e diversi amici invece da Franco Califano a Bruno Lauzi compongono testi per lei. Dove è protagonista l’amore e la sensibilità di donna.

Nella vita privata però incontra uomini che feriscono la sua profonda sensibilità e ricordiamo innanzitutto l’amore burrascoso con Ivano Fossati che mai ha accettato la donna artista.

Mia Martini ( il cui vero nome è Domenica Adriana Rita Bertè) riceve il suo appellativo dall’ impresario Alberigo Crocetta, ispirato all’attrice Mia Farrow col marchio italiano. Lei è e rimane comunque una donna risoluta definita di brutto carattere perché esige assoluta precisione nel lavoro e negli strumenti di lavoro; vuole scegliere i brani da interpretare, non si accontenta di qualsiasi trovata commerciale e mantiene la sua personalità anche nell’immagine senza concedersi a un’icona da suscitare appetiti.

E’facile a questo punto scontrarsi coi manager e malagrado il talento perdere dei contratti e delle occasioni di lavoro. In nome di valori e coerenza.

Primo colpo questo alla sua carriera, il secondo le viene da un’operazione alle corde vocali che la terrà ferma per un anno senza mai restituirle a pieno la voce di prima, ma che acquisisce una tonalità più roca che sulle prime fa fatica ad accettare. Ed anche il peso del successo che se da un lato le consente di avere disponibilità per comprare tutte le cose buffe che aveva sempre desiderato dall’altro la sovrasta Il suo imperativo era semplicemente cantare esprimersi prima che essere una diva.

Ma il colpo più grosso all’artista e alla persona viene dalla malevolenza che circola su di lei. In seguito a qualche sfortunata coincidenza nei suoi spostamenti e nei suoi concerti e soprattutto per invidia si materializza come una forma pensiero la Mia Martini portatrice di sciagure. E tutti la evitano si fa il vuoto intorno a lei. Con malignità o con ignoranza.

La cantante verrà comunque ripagata con successi fuori patria per esempio all’Opera di Parigi. Ma nulla potrà toglierle la malinconia. E ritornerà solo dopo molto tempo sulla scena italiana a Sanremo nel territorio che era suo nel 1982, accolta da standing ovation.

La sua vita sembra quasi essersi rimessa in carreggiata. Ma le ferite, quelle subite nell’infanzia, quelle nell’ambiente di lavoro, delusioni d’amore si sovrappongono e Mia Martini diventa sempre più triste e sola. Si trasferisce a Cardano al Campo e lì finisce i suoi giorni. Stava programamndo un concerto, ma viene trovata nella sua casa con le cuffie per ascoltare la musica e due rivoli di sangue sul viso.

Droga, psicofarmaci, disperazione, stanchezza del vivere? Forse un pò di tutto questo per finire abbastanza precocemente questo suo viaggio terreno. Un soffio spirituale in lei c’era sempre stato…per sapere di approdare in un porto più felice. Per così dire “ad astra per aspera”. E non finisce mica il cielo…

Lady Gaga: curiosità riguardo un’icona della musica pop

Durante il mese di marzo non possiamo evitare di parlare di una delle icone della musica pop internazionale più dibattute e controverse: Lady Gaga. Grazie alla sua originalità in ambito musicale, al suo look particolare e a comportamenti che forse potremmo definire un po’sopra le righe, Lady Gaga è riuscita a far innamorare della sua arte e della sua persona milioni e milioni di fan.

Ma chi è realmente? Quali curiosità si celano dietro alla cantante pop?

Stefani Joanne Angelina Germanotta (in arte Lady Gaga) è nata a New York il 28 marzo 1986. Come si può dedurre dal suo cognome, l’artista ha origini italiane, figlia dell’imprenditore siciliano Joseph Germanotta e della casalinga statunitense Cynthia Bissett, nonché sorella di Natali Germanotta, laureata in fashion design. Durante un’intervista per RTL 102.5, Lady Gaga utilizzerà queste parole per rivelarci qualcosa riguardo la sua famiglia e il loro percorso: “Mio padre è italiano di terza generazione. Sono arrivati a Ellis Island e mia nonna ha avuto una vita difficile. Tutti e due ma la mamma di mio padre in particolare. La sorella di mio papà, Joanne, ha avuto il lupus ed è morta a 19 anni e questa è stata una cicatrice nella mia famiglia e l’ho sentita presente sempre”.

Sappiamo, inoltre, che la cantante ha frequentato una scuola di stampo cattolico tutta al femminile (la Convent of the Sacred Heart School), focalizzandosi poi sulla forte passione per il canto, intensificatasi durante gli anni del liceo, che la porterà ad avvicinarsi al mondo del musical.

Una cosa che non tutti sanno è che Lady Gaga, una giovane timida e introversa, è stata più volte vittima di bullismo e all’età di venti anni ha subito una violenza sessuale da parte di un uomo più grande di lei. A tale proposito ci racconta: “Mi sono sentita emarginata sin da piccola, e sono cresciuta con una buona dose di depressione, un’eredità familiare. Ma medicine, rimedi o terapie per certi problemi a casa mia non erano contemplati. La musica era l’unica via d’uscita per essere me stessa”.

Per questi motivi, non è insolito che l’artista cominci la sua giornata prendendosi del tempo per un discorso motivazionale davanti allo specchio.

Lady Gaga prende lezioni di canto dalla medesima insegnate di Christina Aguilera e da lì in poi comincia la sua carriera e la voglia di formare piccoli gruppi musicali, messi appunto insieme dalla sua intraprendenza e bisogno di crescita. Parliamo quindi di una donna che sboccia un po’ come una farfalla dalla propria crisalide: da timida ragazzina a famosa icona pop che calza il suo nuovo nome come tributo ai Queen e alla loro Radio Ga Ga.

La sua carriera si comporrà ben presto di enormi successi personali e di collaborazioni con altre artiste musicali, fra le quali ricordiamo Fergie, Jennifer Lopez e le Pussycat Dolls. Il suo primo album porta il titolo The Fame e risale al 2008. Nel 2011 esce invece Born this Way e due anni dopo Artpop. Nel 2014 vede la luce Cheek To Cheek, mentre nel 2016 esce uno dei lavori più introspettivi dell’artista: Joanne. Nell’ottobre del 2018 Lady Gaga debutta ufficialmente nel mondo del cinema con il film A Star is born di Bradley Cooper, vincendo il premio Oscar grazie alla canzone Shallow.

Adesso però focalizziamoci su qualche curiosità che riguarda proprio lady Gaga:

Lady Gaga ha raccontato di soffrire di fibromialgia, una malattia cronica che si manifesta attraverso stanchezza e crampi muscolari.

Durante le riprese di A star is born è stata notata una particolare complicità fra Lady Gaga e Bradley Cooper. Entrambi hanno negato una possibile implicazione amorosa ma, subito dopo l’uscita del film, hanno lasciato i propri partner.

Nel periodo in cui Lady Gaga studiava all’università, fu creato un gruppo su Facebook per fare bullismo su di lei e sulle sue passioni. I bulli scrivevano “non sarai mai famosa”. Ovviamente si sbagliavano di grosso.

Alcuni soprannomi che vengono riservati alla nostra icona pop sono: Gagaloo, Loopy, Mother Monster, Rabbit Teeth e Little Mermaid.

Il cartone animato preferito di Lady Gaga è Bugs Bunny.

Lady Gaga cominciò a tingersi i capelli di biondo dopo essere stata scambiata per Amy Winehouse.

Fonte: https://www.billboard.it/discover/film/lady-gaga-la-popstar-recitera-nel-prossimo-film-degli-x-men/2020/09/1541388/

Fonti:

https://dilei.it/star-e-vip/lady-gaga/

notiziemusica.it

Battiato: un musicista, un uomo poliedrico, un maestro.

Un pezzo di Silvana Amedeo.

Non è l’artista di grido, quello che infiamma le folle e riempie gli stadi. Ma variegato e sui generis. Dalle canzoni più consone ai gusti di massa a quelle che non si possono attagliare ai gusti del grande pubblico.

Le sperimentazioni musicali dal rock alla musica classica la mescolanza di generi hanno caratterizzato la carriera musicale di Battiato. Dall’uso delle percussioni fino a un modo di fare musica evocativo di “mondi lontanissimi”. E soprattutto il continuo approfondimento filosofico, attingendo a diverse fonti dal cristianesimo mai rinnegato alle filosofie orientali al misticismo sufi. La virtù del sincretismo religioso per arrivare a una sua propria conoscenza spirituale. La vera spiritualità va fuori dai dogmi.

Battiato è sempre alla ricerca di un equilibrio interiore e certi suoi brani tra i meno celebri sono un inno alla pace interiore. Si respira aria di lontani monasteri, coscienza dei passaggi di vita in vita e che questa vita sia comunque da attraversare “Mi piaceva tutto di questa vita mortale//Occorre pur che il corpo esulti”. Non l’ascetismo quindi ma il vivere per perfezionarsi fino alla pace assoluta. Il percorso di chi sa attraversare le tempeste della vita per arrivare a “rivedere gli errori e accelerare il processo interiore”. Un’entrata quasi inspiegabile nell’esistenza per trasformarsi e arrivare a una condizione di vuoto e silenzio. “Degna è la vita di colui che è sveglio e ancor di più di chi diventa saggio”

E che dire della sua tagliente ironia? Non risparmia le critiche sociali le polemiche contro una politica opportunista o una  società fatta di “pronipoti di sua maestà il denaro”. Battiato e l’amore per la sua terra natale che manifesta nei film da lui creati e nelle canzoni dialettali. La terra di Sicilia rimane nella sua anima un posto che gli appartiene e un posto fisico a cui tornare sempre col cuore. Battiato esploratore del regno dell’oltre. La morte non la teme la guarda. Non è un tabù come d’uso in occidente. E la morte diventa un ingresso in altre vite dopo aver superato la transizione del “bardo” ovvero il periodo intermedio che, secondo la tradizione tibetana, è fatto di visioni allucinatorie beatificanti e terrifiche secondo i risultati che si sono accumulati nella vita passata e al momento del trapasso.

E ora lui vive sospeso tra la vita e la morte… Il corpo fisico quasi assente legato con un filo sottilissimo all’anima che viaggia chissà dove così come aveva sempre fatto. Forse la sua anima lo aveva già scelto ..